L'inquadratura migliore
Parlando di fotografia di interni mi sembra d'obbligo affrontare anche l'argomento bagni. Spesso, quando mi chiamano per un lavoro di interni, domando al cliente perché hanno scelto proprio me. Più di una volta mi hanno risposto: "Per le foto che fai ai bagni!" Questo mi ha sempre fatto molto piacere, perché significa che si rendono ben conto delle innumerevoli difficoltà che si riscontrano, quando si vuole fotografare un servizio igienico. Qualcuno a volte mi ha chiesto se è indispensabile fotografarli e la risposta è sicuramente sì, se sei una struttura ricettiva.
Il bagno è un spazio determinante in una vacanza, è comodità, è sentirsi a casa. Perciò va fotografato e prestando attenzione a tutte le difficoltà che nasconde: superfici riflettenti, spazi angusti, scarsa luminosità, faretti vari.
Come per ogni stanza, va sistemato l'ambiente prima dello scatto:
si controlla che non ci sia polvere sulle superfici
si chiude il coperchio del water
si decide se lasciare o meno gli asciugamani
si sistemano il soffione, i fili e i rubinetti, che siano ordinati puliti e allineati al centro
si posiziona qualche oggetto, come candele, fiori o pot-pourri
nel caso della presenza di un box doccia, si valuta se tenerlo chiuso o aperto
si tolgono elementi irrilevanti e poco decorativi, come il bidoncino dei rifiuti
Ora il passo successivo è decidere se fare un'inquadratura verticale o orizzontale, anche in base a questa scelta sistemerò gli eventuali allestimenti. Gli elementi che compongono i bagni sono di altezze opposte, pensiamo al bidet e alla doccia, perciò per inquadrare tutto si predilige l'inquadratura verticale.


Nelle foto qui sopra possiamo osservare che quella in orizzontale è più armoniosa, mentre nella verticale ci sono più informazioni, infatti compare il bidet.
Se l'utilizzo della fotografia è commerciale, è d'obbligo far vedere tutti i servizi che si troveranno; in poche parole se non faccio vedere il bidet nella galleria di immagini, un possibile cliente potrebbe anche pensare che non ci sia. Ma se l'immagine deve farmi sognare, come una vasca idromassaggio a lume di candela, sicuramente la scatterei in orizzontale, per dare un senso di tranquillità ed equilibrio. Altra cosa importante da tener conto nell'inquadratura è l'altezza in cui posiziono la fotocamera. Non possiamo stare troppo alti, perché rischierei di non far vedere i servizi igienici, né troppo bassi, poiché non vedrei più il lavandino, rischiando di inquadrare tubi o parti poco estetiche. Quindi trovare la giusta altezza è molto importante per la buona riuscita della fotografia, io solitamente resto tra gli 80 e i 110 cm.
In ogni caso i bagni, oltre alla ridotta metratura, hanno disposizioni spesso complicate da fotografare, ad esempio un corridoio stretto, che fa una L, dove spesso si trova la doccia incassata e quindi impossibile da fotografare in un unico scatto, come invece ho potuto fare nelle foto qui sopra, del bagno nero.
Di seguito vi faccio vedere come ho gestito un bagno come quello descritto ora. E' importante mostrare anche la doccia, sono sicura che molte persone quando scelgono una locazione turistica per passare le loro vacanze, prestano molta attenzione a questi particolari. Se mi fossi fermata al primo scatto, dove c'è il lavandino in primo piano, la doccia non sarebbe stata inquadrata, come del resto la lavatrice.
Nello scatto centrale ho scelto di tenere la porta chiusa, per una maggior pulizia della scena, mentre l'ho aperta per il dettaglio della doccia, dove si può vedere che tipo di soffione monta e dà un senso di invito ad entrare.
Temperatura colore e illuminazione
Dopo aver deciso l'inquadratura e l'altezza della nostra foto, dobbiamo porci una fatidica domanda: tengo accese le luci del bagno o no?
Non c'è una sola risposta, ogni situazione è da valutare. Ma la prima cosa da considerare è che con le luci accese la temperatura colore non sarà perfetta come a luci spente, poiché si mescolano vari tipi di illuminazione, quindi dovrò correggerla in post produzione, o impostarla manualmente nella fotocamera.
Altra cosa importante da considerare, è che l'esposizione corretta dell'ambiente da fotografare, tenderà a bruciare molto l'illuminazione artificiale presente e questo renderà impossibile recuperare le parti bruciate anche in post produzione.
Un trucchetto che potete usare è di spegnere la luce dell'applique, mentre state scattando, in questo modo l'intensità luminosa sarà più gestibile, perché registrata per un tempo inferiore, dalla fotocamera. Questo però si può fare solo se avete l'interruttore vicino a voi. Oppure, non inquadrarla proprio, come nelle due foto qui sotto, così avrò ugualmente più luce, senza disturbi eccessivi di alte luci.
Solitamente io gestisco l'illuminazione dei bagni in questo modo:
tengo spenta la luce centrale del soffitto, ma accendo l'applique sopra il lavandino, soprattutto se il bagno non ha finestre o è poco ricco di particolari, l'illuminazione comunque crea atmosfera. Prediligo lo scatto con luce naturale, quindi utilizzando un treppiede e impostando la modalità Av, come già discusso nei precedenti post.
Anche l'utilizzo del flash modifica la temperatura colore, rispetto allo scatto con luce naturale, possiamo vederlo bene in queste due foto, dove la differenza è evidente. Fortunatamente con i programmi di fotoritocco possiamo risolvere facilmente il problema.


Utilizzo del Flash
La luce naturale è sempre molto apprezzata in fotografia, anche in quella di interni, ma ci sono dei casi in cui abbiamo bisogno di ulteriore luminosità, oltre a quella presente, soprattutto se nella stanza che dobbiamo fotografare non ci sono finestre, caratteristica che riscontro spesso nei bagni delle strutture ricettive.
Quando decido di usare il flash, lo faccio sempre nella modalità-trucchetto che vi ho già spiegato (rivolto in alto e alle mie spalle), altrimenti il risultato potrebbe essere pessimo, come macchie di luce sul soffitto o sulle piastrelle, che riflettono sempre molto, per non parlare del box doccia o degli specchi. Utilizzando il flash dobbiamo trovare la giusta angolazione perché questi riflessi non interferiscano con la buona riuscita della fotografia.
Nella prossima foto potete vedere un esempio di come sia visibile la flesciata.
In questo caso lo specchio non mi permette alcun rimbalzo di luce, poiché viene riflessa. Per ovviare al problema avrei dovuto cambiare inquadratura, oppure come ho fatto, spegnere il flash e usare il cavalletto. Nello scatto successivo, fatto a luce naturale, possiamo notare come il risultato migliori.


I motivi che possono spingere un fotografo ad usare il flash per ritrarre un bagno, sono principalmente:
La scarsa luminosità, come già abbiamo detto
La fretta
L'esigenza di migliorare l'illuminazione dei sanitari (a volte risultano più grigi che bianchi)
Abbiamo già affrontato il problema della scarsa luminosità, sappiamo che con cavalletto e tempi lunghi possiamo recuperare molta luce e creare un'atmosfera equilibrata, anche in presenza di luci artificiali, che possiamo decidere di spegnere o accendere a seconda dei casi. Possiamo anche ricorrere all'uso di pannelli di schiarita, per illuminare parti troppo buie, come sotto il lavandino.
Nell'immagine qui sopra a luce naturale, ho deciso di non accendere la lampadina, principalmente perché non è bella da vedere, infatti non ha alcun applique estetico che ammorbidisca la luce e il mio intento è di distogliere l'attenzione da questo particolare.
La fretta è un altro elemento fondamentale, ne abbiamo parlato largamente sul post che parla di come realizzare un servizio fotografico di interni in una sola giornata.
Scattare con il treppiede fa sicuramente perdere più tempo dello scatto a mano libera, per questo se si è pratici e si riesce a ovviare a tutte le problematiche derivanti dall'uso del flash, come i riflessi e il viraggio del colore, è una buona soluzione quando i tempi sono stretti.
Per l'utilizzo del flash esterno a mano libera possiamo:
Alzare gli ISO
Restare sopra 1/60
Scattare a mano libera
Usare un ombrello o un bank per ammorbidire la luce
Gli ISO sono importanti perché alzandoli, posso permettermi di fotografare a mano libera, restando come velocità di scatto sopra 1/60, per evitare micromossi fastidiosi.
Nelle due immagini che seguono, voglio farvi vedere la differenza tra luce con flash e luce naturale, dove entrambe le foto sono esposte correttamente ed entrambe potrebbero andar bene, sta al gusto del fotografo decidere che scelta fare.
Quello che possiamo notare è che nella prima fotografia, a luce naturale, il colore delle piastrelle è quello reale, mentre nella foto scattata con il flash, tende a virare sul giallo. Anche l'illuminazione del lavandino e della sua mensola sono diverse, nella prima ci sono molte ombre, che creano comunque atmosfera, mentre nella seconda è tutto ben illuminato ma più piatto, a causa del flash,. Quindi se ci si sta chiedendo se utilizzare o meno il flash, dobbiamo sapere qual è lo scopo dell'immagine e che sapore vogliamo darle.


Non dimentichiamo la bolla
Voglio ricordare l'importanza della bolla nella fotografia di interni e specialmente nella fotografia di bagni. Spesso mi è capitato di vedere foto amatoriali, scattate dall'alto, con linee angoscianti che sembrano farti precipitare all'interno del bagno!
Questa prospettiva è tassativamente da evitare, le immagini che vedete nel post, tengono sempre presente di questa importantissima regola. Nei precedenti articoli ho approfondito l'argomento.
Spero di aver dato qualche utile consiglio a chi vuole cimentarsi nella fotografia di bagni.