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COME FARE UN SERVIZIO FOTOGRAFICO DI INTERNI IN UNA GIORNATA

Aggiornamento: 21 feb

La Luce Fuggente


Si fa presto a dire che il fotografo deve scegliere di lavorare sempre in condizioni di luce ottimali e che attende con gioia il momento fatidico dove il tenue raggio di sole del tramonto entra dalla finestra per creare uno scenario incantato. La realtà quando si lavora come fotografo di interni è ben diversa.

Facciamo un esempio

Un hotel mi chiede di fargli un servizio fotografico in una sola giornata nelle seguenti zone:


Quattro camere, orientate ai quattro punti cardinali

La reception

Il bar

La sala ristorante

La piscina



Se dovessi attendere le migliori condizioni per ogni ambiente, ci vorrebbe una settimana di sessione fotografica di interni, non solo perché la luce buona dura poco e non puoi fare tutto in un quel momento; nella maggior parte dei casi è il committente che ti dice gli orari precisi in cui la camera è disponibile o la sala ristorante è preparata e senza clienti. Perciò, anche se sarebbe bellissimo attendere la soffusa luce dell'alba per le foto in piscina e il giorno successivo per il famoso raggio di sole che entra nella camera a est, bisogna lavorare d'ingegno e cercare di portare a casa un ottimo lavoro con quello che c'è.



Foto senza flash con la luce dell'alba a mano libera
Foto senza flash con la luce dell'alba a mano libera


La bolla e i suoi tempi


Io solitamente amo lavorare con la luce ambiente, utilizzando quindi il cavalletto con lo scatto remoto, ma questa tecnica consolidata ha bisogno del suo tempo, devi trovare l'angolazione, piazzare il treppiede in bolla, inquadrare e scattare, poi spostare il cavalletto nella prossima angolazione, mettere di nuovo in bolla se sei a Venezia, inquadrare, scattare e così via per tutta la sessione fotografica.


A leggere la parola inquadrare ci si mette un secondo, ma in pratica non è cosa da prendere sotto gamba.

Per la fotografia di interni l'inquadratura in bolla è una cosa molto importante, certo ci sono sempre i programmi di fotoritocco, (io uso Lightroom e Photoshop) ma se la foto è molto storta e mal inquadrata il risultato non sarà mai buono, per questo è importante partire bene, controllando le linee della stanza che si sta fotografando.

Io trovo molto utile la bolla inserita nel mirino della fotocamera, è un buon riferimento per chi, come me, ama scattare guardando dentro il mirino, altrimenti c'è anche la bolla sul display della macchina. Naturalmente sempre come primo riferimento per posizionare l'inquadratura, poi il controllo finale è sulla bolla del cavalletto, che è più precisa (io ho un Manfrotto che non cambierei con nessun altro).

Per non parlare di quelle situazioni dove lo spazio è molto ristretto e posiziono il treppiedi a filo con il muro, anche con il display orientabile della fotocamera a volte devo contorcermi per vedere se l'inquadratura è buona e in bolla.


Foto con treppiede
Foto con treppiede


Credo di aver reso l'idea del tempo che ci vuole per degli scatti di qualità sfruttando la luce ambiente, e non ho ancora parlato degli allestimenti, dell'HDR, dei settaggi e degli imprevisti.

Per questo, riprendendo l'esempio del servizio fotografico per l'hotel, devo fare delle scelte, per realizzare una sessione fotografica di interni in una giornata e organizzare bene gli scatti, valutare cosa posso fare a mano libera senza usare il treppiede, per risparmiare tempo, ma portare a casa ugualmente un buon lavoro e capire l'orientamento degli ambienti da fotografare, per ottimizzare ogni ora di luce nel posto giusto.


La giornata dovrà essere soleggiata, ma se le camere e la sala ristorante possono essere fotografate con le tende chiuse, perché non c'è nulla di rilevante da far vedere all'esterno, anche se ci sono le nuvole, non ci crea problemi, anzi la luce entrerà già filtrata proprio dalle nuvole, quindi meno invadente. L'importante è che la luce non sia grigiastra, come in quelle giornate d'inverno dove non c'è alcuno spiraglio di sole.



Foto con luce naturale, poco prima di mezzogiorno, a mano libera
Foto con luce naturale, poco prima di mezzogiorno, a mano libera

Organizzazione degli scatti


Il sopralluogo dell'hotel da fotografare è chiaramente d'obbligo per organizzarsi al meglio, ti dà l'idea degli spazi e ti permette di capire quali ambienti fotografare al mattino e quali nel pomeriggio.


Anche qui ci sono delle scelte da fare, le camere abbiamo detto che sono rivolte ai quattro punti cardinali, quindi potrei avere la luce dell'alba che entra sicuramente su quella a est, ma se la camera fosse fronte mare e volessi far vedere il paesaggio esterno insieme ai suoi arredi, sarebbe meglio fotografarla nel pomeriggio, quando non c'è più il sole diretto che abbaglia il mare e rende bianco il cielo.


fotografa commerciale per siti internet di hotel
Fotografia HDR di camera esposta a est, scattata nel pomeriggio con il sole a sud ovest, con cavalletto

Partirei sicuramente dalla piscina a sud, con l'alba, così mi risparmierei anche i turisti più mattutini che si prenotano il lettino con borse e asciugamani e potrei fare delle foto più pulite. La presenza umana negli scatti è bella ma deve essere controllata, non posso dire a un cliente metti lì la borsa o così il cappello che in foto viene meglio, ci vuole la professionalità dei modelli in questi casi.


Le foto esterne posso farle a mano libera, anche qui ci vuole allenamento per ottenere subito una buona bolla, ma ci viene sempre in aiuto anche quella sul mirino della fotocamera.


Il bar, che immagino a sud davanti la piscina, viene incluso nelle foto panoramiche esterne ed è l'ambiente successivo che fotograferò.


Poi passerei alle camere a est e a sud, sfruttando la bella luce del primo mattino, considerato che non siamo al mare o che comunque fuori non c'è nulla da far vedere.


Ipotizzando che l'hotel sia a mezza pensione, scatterei le foto della sala ristorante sotto mezzogiorno, perché solitamente non è in posizioni scenografiche ed è spesso circondata da pareti con finestre a tende chiuse, quindi anche se la luce è forte e le ombre decise, posso approfittare di queste ore fotograficamente critiche, per i dettagli ai tavoli e le panoramiche, sempre che non ci siano dei fasci di luce che entrano in sala e rendono difficile la corretta esposizione della scena.


Nel pomeriggio fotograferei la reception a ovest e le due camere rimanenti, partendo da quella a nord, che potrebbe essere troppo buia con il calare del sole.


Se mi avanza del tempo durante la luce morbida del tramonto, cercherei qualche bello scorcio dal bar o dalla piscina.


fotografa di esterni per hotel e aziende
Fotografia di esterni con luce dell'alba a mano libera


Trucchetto con il flash


Come dicevo all'inizio del post, è difficile avere la possibilità di fare le foto nell'orario che vorremmo e con la luce perfetta, potremmo aver bisogno di un'illuminazione supplementare per i nostri scatti di interni.


Abbiamo organizzato un servizio fotografico per un hotel tipo, ma se le camere fossero state libere solo per un ora, tutti i nostri bei piani, per sfruttare la luce migliore dell'intera giornata, andrebbero a farsi un giro al bar.


In questo caso bisogna essere veloci, preparare la stanza con qualche libro sul comodino, e due accessori qua e là; lisciare bene le lenzuola e i cuscini; sistemare le tende; togliere i cavi dalla vista; sistemare la sedia della scrivania; preparare macchina fotografica con flash esterno; posizionarsi per l'inquadratura; mettere in bolla; trattenere il respiro; scattare.

Non c'è tempo di star lì col cavalletto ad aspettare la luce giusta, a volte serve un punto luce veloce e indolore.


Se lo spazio me lo consente metto il flash esterno con trigger su un treppiede, rivolto a 45° verso la parete che non inquadro, così nella stanza non avrò la luce diretta del flash e le parti più scure saranno visibili e tutto ben illuminato, ma comunque con le sue ombre e contrasti.

Utilizzare il flash lontano dalla fotocamera è utile anche quando c'è un'ulteriore stanza o un corridoio nell'inquadratura, che ha bisogno di essere illuminato. Basterà posizionare il treppiede con il flash fuori dall'inquadratura, in maniera che colpisca anche a rimbalzo le zone che desideriamo.


Se invece gli spazi sono limitati tengo il flash sulla macchina fotografica, lo rivolgo dietro le mie spalle, con una inclinazione di circa 45° e sto ben attenta che il soffitto dove la luce rimbalza sia chiaro, possibilmente bianco. Se ci fossero delle travi la luce risulterebbe molto ambrata, per il riflesso del colore del legno, in post produzione si può fare qualcosa ma non la ritengo una buona soluzione. Quando c'è legno nella scena, il flash lo schiarisce molto, cambia il suo colore originale ed è una cosa da tenere a mente.

Altra cosa importante da valutare è se sovraesporre un po' la potenza del flash, io a volte lo faccio di una o due tacche (+0.7 con lo Speedlite Canon), perché con il rimbalzo viene persa della luce, cosa che non succede se punto il flash direttamente sul soggetto.


Fotografa turistica per hotel
Fotografia di interni con utilizzo del flash a rimbalzo su fotocamera

 

Tirando le somme


La giornata di shooting sembra andata bene, quando non c'era la giusta luce l'abbiamo ricreata e abbiamo soddisfatto le esigenze del cliente che voleva risolvere il servizio fotografico in una sola giornata, magari poco prima di aprire la stagione o poco dopo, quando l'hotel è ancora tranquillo.

Giocandoci il Jolly della velocità senza il treppiede, abbiamo utilizzato il flash esterno a rimbalzo, molto utile anche per i bagni, che in alcuni casi sono cechi e spesso poco luminosi.


come fare un servizio fotografico di interni in una giornata
Fotografia di interni a mano libera con flash a rimbalzo montato su fotocamera

L'importanza dei dettagli


Ricordo che ci vuole allenamento ed esperienza per allestire rapidamente la scena e sapere già quale sarà il risultato finale. Perché lo sappiamo bene che l'immagine che ne esce non rispecchia esattamente le cose come le vediamo dalla nostra prospettiva.


Il trenino nella foto della stanza veneziana, appoggiato sull'angolo del letto, visto dal vivo era troppo vicino al bordo, non sembrava star bene lì, né in quella posizione storta, invece in fotografia ha la giusta angolazione e fa sottilmente capire che quello è il letto singolo del bambino, che ha distrattamente lasciato lì il suo giocattolo.


Prima di disporre gli oggetti nella stanza da fotografare, è importante piazzare già il cavalletto e osservare la scena dall'interno del mirino o sul display, così sarà più facile capire come e dove posizionare gli accessori e una volta sistemati, si torna a controllare nel mirino che tutto sia equilibrato, prima di scattare.


I pochi oggetti nella camera veneziana sono disposti armonicamente, senza appesantire la scena, rendendo la stanza vissuta: il cappello, i libri sui comodini, il vassoio con il vino e i cicchetti e il nostro trenino.

Lo scopo di questo tipo di fotografia è proprio far sognare il visitatore, far si che si immagini di essere in quella camera, in vacanza a Venezia con i suoi cari e che quella immagine catturi la sua attenzione tanto da prediligerla alle altre e scegliere proprio quell'hotel e magari proprio quella stanza per passare dei giorni spensierati.


Gli appunti pubblici di oggi sono conclusi e spero che possano tornare utili a qualcuno. Ho deciso di non abilitare i commenti, proprio perché questo blog nasce come blocco notes di appunti sulla mia esperienza di vent'anni nella fotografia di interni. E' un po' una prova per capire quante cose si possono scrivere su questo argomento, ma soprattutto quante ne posso scrivere io, e perché non condividerle.





 
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Elena Guiotto Fotografa 

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